chi fa parte della Valle d’Itria

quali sono i paesi della Valle d’Itria

quali sono i comuni della Valle d’Itria

perchè la Valle d’Itria si chiama cosi

Valle d’Itria mappa

Valle d’Itria città

Alberobello

VALLE D'ITRIA

VALLE D’ITRIA, IL CUORE DELLA PUGLIA.

La Valle d’Itria è una terra bellissima e ricca di risorse uniche e straordinarie, la cui identità paesaggistico/territoriale è completamente slegata e indipendente dagli attuali confini politico/amministrativi creati dall’uomo. Cerchiamo quindi, per prima cosa, di fare chiarezza su cos’è, dove si trova, e chi fa parte della Valle d’Itria.

A seguito di meticolose e approfondite ricerche, siamo riusciti a definire la Valle d’Itria sia dal punto di vista geografico che da quello territoriale, rimanendo comunque sempre aperti ad integrare quando già definito, con informazioni e contenuti che possano ulteriormente migliorare quanto illustrato qui di seguito.

La Valle d’Itria non ha ancora un’identità dal punto di vista amministrativo che corrisponda a quella paesaggistica/territoriale, e purtroppo questa lacuna ha lasciato campo libero a chiunque, fino ad oggi, di creare definizioni ed interpretazioni approssimative o incomplete, in merito alla Valle d’Itria.

Per prima cosa bisogna dire che la denominazione Valle d’Itria è già di per sè ingannevole, dato che dal punto di vista morfologico la Valle d’Itria non è una valle, bensì un altopiano carsico che fa parte della più vasta area denominata Murgia dei Trulli. E’ proprio per questa ragione che la Valle d’Itria viene anche comunemente chiamata la “Valle dei Trulli”.

Citando il PPTR della Regione Puglia (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) “non si tratta di una vera e propria valle, ma di un territorio lievemente ondulato in cui si alternano avvallamenti e colline, poggi e saliscendi carsici cosparsi di trulli”.

Per questo motivo, la caratteristica che contraddistingue maggiormente la Valle d’Itria, e con la quale se ne può definire il territorio è, oltre a quella morfologica definita nel PPTR, proprio quella della presenza di trulli.

Quando parliamo di trulli ci riferiamo ai trulli “tradizionali” con il cono a punta composto dalle chianchiarelle e completato dal pinnacolo, come quelli di Alberobello che sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996. Non bisogna quindi confondersi con altre forme di trullo come, ad esempio, i trulli saraceni.

La Valle d’Itria è pertanto quell’area geografica della Puglia all’interno della quale i trulli “tradizionali” sono presenti in maniera significativa e caratterizzante per il territorio, e della quale fanno parte i seguenti 18 comuni (da nord a sud), situati tra le provincie di Bari, Brindisi e Taranto:
Polignano a Mare, Conversano, Monopoli, Castellana Grotte, Putignano, Fasano, Alberobello, Noci, Locorotondo, Cisternino, Ostuni, Martina Franca, Carovigno, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Latiano, Francavilla Fontana.
Questo non vuol dire che l’intera area comunale di ogni singolo Comune faccia parte della Valle d’Itria, ma vuol dire che ognuno di questi 18 Comuni ha una porzione significativa del proprio territorio dove è stata riscontrata una rilevante e caratterizzante presenza di trulli.

Alcuni Comuni hanno la totalità, o quasi, del loro territorio caratterizzato dai trulli, come Alberobello, Locorotondo, Cisternino ecc., mentre altri sono caratterizzati dai trulli solo in una parte più o meno grande della loro area, ma sempre e comunque in maniera significativa sia dal punto di vista territoriale (paesaggio con trulli disabitati o usati a scopi rurali) che dal punto di vista turistico/abitativo (trulli ristrutturati e utilizzati come strutture ricettive o residenziali). Quindi la presenza significativa di trulli è la caratteristica fondamentale e imprescindibile che contraddistingue l’area geografica che può essere definita “Valle d’Itria”.

La Valle d’Itria pertanto, è completamente scollegata dagli attuali confini politico/amministrativi comunali, dato che le caratteristiche che l’hanno definita nei secoli sono dovute a connotazioni territoriali/paesaggistiche/abitative precedenti e indipendenti dagli attuali confini politico/amministrativi. Per questa ragione tutti questi Comuni fanno parte della Valle d’Itria, ma la Valle d’Itria non è composta dalla totalità dell’area di questi Comuni.

Paesaggisticamente, oltre ai Trulli, la Valle d’Itria ha un’ulteriore caratteristica che la contraddistingue, ovvero i muretti a secco, anch’essi dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Sempre citando il PPTRil reticolo fitto dei muretti a secco disegna delle geometrie articolate e rende riconoscibili le proprietà molto parcellizzate con lotti mediamente di mezzo ettaro e con giaciture variabili a seconda della morfologia del terreno. La notevole presenza di questi elementi fisici lineari, quali muretti a secco, ma anche siepi di vegetazione residuale, unitamente al carattere molto fitto del mosaico agrario e al carattere denso e diffuso dell’insediamento rurale connotano fortemente il paesaggio della Valle d’Itria”.

Bisogna infine precisare che anche il nome Valle d’Itria fino ad oggi non ha ancora una storia “ufficiale” sulle proprie origini. E’ comunque l’ipotesi più diffusamente accettata quella che ritiene che il nome Valle d’Itria derivi dal culto dalla Madonna Odigitria, ovvero “colei che indica la via”, nota anche come “Madonna del Buon Cammino”.

La Valle d’Itria è un luogo magico, unico al mondo, ricco di storia, di prodotti e di persone straordinarie. La Valle d’Itria è il cuore della Puglia!

Scopri cosa fare in Valle d’Itria!

 

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